Biografia
Nasce a Viggiù nel 1930.
Compie gli studi all'Accademia di Brera di Milano e inizia l'attività artistica nel 1952 presentando sculture figurative realizzate in pietra, materiale che predilige perché congeniale al suo modo di scolpire e arrivando poi alle "Trasformazioni", alle "Strutturazioni organiche" e agli "Sviluppi plastici" tra il 1958 e il 1962. Dal 1961 con le "Pietre vive" ricerca nella pietra maggiori possibilità espressive, amplificandole poi nei "Rotanti" e nelle "Strutture circolari" dove prevale l'idea del movimento. Dal 1961 molte sono le mostre personali in Italia e all'estero. Partecipa inoltre alle principali rassegne nazionali ed internazionali: Biennale di Venezia (1962), Biennale di Parigi (1963) dove ottiene il premio Rodin, Biennale Internazionale di scultura di Carrara (1962-1965-1967-1969-1973), Quadriennale di Roma (1965), Biennale di Anversa (1965); Mostra itinerante del bronzetto italiano contemporaneo nel 1971 a Budapest, Buenos Aires, Montevideo, Rio de Janeiro, Sao Paulo; nel 1972 a Città del Messico, Tokio, Osaka, Hahone; nel 1974 a Hong Kong.
Espone a Padova in occasione del Concorso internazionale del bronzetto Palazzo della Ragione (1959-1961-1963-1965-1967-1971) e a Milano Museo Poldi Pezzoli, in occasione della mostra "Milano 70/70, un secolo di arte a Milano" (1970). Nel 1972 il Museo Middelheim di Anversa dedica un'ampia rassegna alle sue opere. Partecipa alla Triennale europea di scultura - Parigi - Palais Royal (1978), all'XI premio nazionale città di Gallarate (riservato alla scultura) dove è tra i premiati (1979), alla Biennale Nazionale Città di Milano - Palazzo della Permanente (1974-1984-1993-1995), alla mostra "Scultura a Varese dal Verismo ad oggi" - Varese-Castello di Masnago (1994), a "Due secoli di scultura: la città di Brera" Milano, - Accademia di Belle Arti (1995), a "Linea della scultura a Padova" Musei Civici di Padova (1996), "Fra peso e leggerezza, figure della scultura astratta in Italia" Cantù (1966), a "Sogni di carta, aspetti del disegno in Lombardia" Ljubljana (1966), "Naturarte" - Castello Morando Bolognini di Sant'Angelo Lodigiano (2003-2005-2007), ad "Arte oggi a Varese" Maccagno - Museo Parisi Valle (2008).
Partecipa inoltre a "Scultura nella Città" progetti per Milano - Museo della Permanente - Milano 2009, alla Biennale Internazionale di Scultura al Castello di Racconigi (2013), a "Forme nello Spazio" (dicembre 2016-febbraio 2017) alla Fondazione Stelline di Milano.
Una sua opera è presente alla rassegna "Urbanart: colore, materia, luce, 2018 al Museo della Permanente di Milano, nella saletta dedicata agli artisti recentemente scomparsi.
È stato titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Venezia (1977-1981), all'Accademia Albertina di Torino (1982-1989) all'Accademia di Brera di Milano (1990-1995). Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.
Nino Cassani muore a Milano l' 11 dicembre 2017.
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